Per la collezione primavera estate 2015, Gianluca Capannolo,
vede una donna dal fascino tribale, da qui il mood tribal della linea, ma anche
una donna dalla sensualità raffinata e sofisticata. Le immagini sono su Style
& Fashion.
Per la collezione primavera estate 2015, lo stilista
Gianluca Capannolo, vede una donna dal fascino tribale, da qui il mood tribal
della linea, ma anche una donna dalla sensualità raffinata e sofisticata dove
le simbologie tribali vengono proiettate nel futuro, in un mondo tecnologico
dove i decori sono echi di enie primitive.
Per raggiungere questo effetto, Gianluca Capannolo ha
giocato con gli intarsi, inserti e trafori a laser, che proiettano effetti di
luce e ombre sulla pelle come tattoo. Questi richiami primitive, sono però
applicati a materiali contemporanei, come il tecno cady satin, le reti velate
in nylon 3D e le bourette di cotone stretch. Sono abiti e completi perbene, da
country club, come gli spolverini e i giacchini da sovrapporre a tuniche
ondeggianti in raso di seta oppure geometriche in mini plissé di jersey di
cotone e lurex.
Il tribale torna anche in una nuova visione dei caftani
sahariani e dello “shuka” Masai, in un mix di richiami all’eleganza borghese e
la psichedelia cinetica, cifra del designer Gianluca Capannolo. Forme
trapezoidali, oblò, drappeggi, pinces e quilles sottolineano l’incedere
femminile, dove la pelle delle donne entra a contatto con la pelle dei tessuti,
termosaldata a doppio strato, che dà forma a linee essenziali e compatte oppure
a micro plissé per abiti a guscio, come morbide armature per le guerriere di
oggi.
La pelle termosaldata profila anche soprabiti e casacche in
rete di nylon 3D, raffinata, leggerissima e quasi trasparente che lascia
intravedere lo “scheletro” della costruzione sartoriale. Sono abiti
passpartout, che si possono indossare con vestiti, gonne e top in mussola di
cotone dalle ampie volute., in un effetto tridimensionale che coinvolge anche
il matelassé pied de coq in tulle bi-stretch scelto per boleri e tubini.
Come nella scorsa stagione, dunque, ritroviamo l'effetto
trompe l’oeil nei volumi, lineari e
sottili da un lato, ampi e ricchi dall’altro, ma anche i
blocchi di colore, bianco e nero, e tinte
pastello rosa, celeste, verde penicillina in antitesi al
verde prato, all’arancio, al fucsia e al becco d’oca.
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