sabato 30 maggio 2015

Pensione donne: quali novità? Governo al bivio tra uscita anticipata con penalizzazioni e proroga opzione donna fino al 2018


La questione della pensione delle donne resta senza dubbio uno dei nodi cruciali da sciogliere per quanto riguarda la riforma delle pensioni al vaglio del Governo. Tra le soluzioni in sospeso ci sono la possibilità di pensione anticipata con penalizzazione e la proroga della cd opzione donna. Resta in vigore anche l’introduzione del sistema a quote anche per le lavoratrici.

Attualmente la situazione della pensione delle donne non è di certo rosea: secondo gli ultimi dati le lavoratrici in uscita dal lavoro percepiscono in media un assegno del 30% inferiore rispetto agli uomini. Il CNEL ha infatti rilevato che se i pensionati prendono in media 1500 euro al mese, gli assegni della pensione delle donne si fermano a quota 1000. Anche l’ago della bilancia della disoccupazione pende a svantaggio delle donne.

Pensione anticipata donne con penalizzazione: la proposta
Nelle recenti dichiarazioni sul tema della riforma delle pensioni il premier Renzi ha fatto riferimento alla possibilità di introdurre la pensione anticipata donne a fronte di penalizzazioni sull’assegno Inps. Per andare in pensione a 62 anni le donne dovrebbero subire: una decurtazione del 2% dell’assegno pensionistico per ogni annualità di anticipo, una penalizzazione sui contributi versati fino al 12% o una combinazione di entrambi gli aggravi fino ad una penalizzazione complessiva del 30%.

Opzione donna: possibile proroga fino al 2018
Non è del tutto esclusa però neppure la proroga della cd opzione donna. In questo caso le lavoratrici compenserebbero il passaggio al sistema contributivo con il requisito anagrafico per il prepensionamento a 57 anni e 3 mesi o età contributiva di almeno 35 anni di contributi versati.
Fonte:INVOGGI

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