domenica 11 gennaio 2015

DONNE NEL PALLONE



Ultimamente, le donne si stanno appassionando sempre di più al mondo calcistico, diventando così delle vere fan accanite.
Solitamente questo interesse per il calcio viene trasmesso dalla propria famiglia o dal proprio compagno, ma trasformandosi poi in una passione propria.
Le donne più tifose sono le turche, infatti il 62% di loro ha dichiarato di seguire il calcio per un fattore di modernità.
A seguire troviamo le tifose francesi ed inglesi, per quanto riguarda le italiane, invece la statistica ci informa che solo un milione di donne ha l'abitudine di andare regolarmente allo stadio.
Per le tifose italiane, seguire il calcio è sinonimo di una vita dinamica, curiosa e aperta alle novità.
Donne che hanno voglia di fare gruppo, coinvolte così tanto nella vita di squadra, che molto spesso lasciano senza parole i tifosi maschietti.
Purtroppo la tifosa solitamente deve confrontarsi con dei stereotipi pesanti, infatti il calcio è pensato ed organizzato per e con gli uomini.
La donna viene catalogata come quella che non capisce le tecniche del gioco, che va allo stadio solo per far contento il fidanzato e per guardare gli addominali di Ronaldo.
Viene associata ad una figura quasi mitologica, fatta di un seno molto prosperoso che viene sballottato ad ogni goal.
L'unica cosa che può sapere del calcio è la vita amorosa di ogni giocatore: non sa cos'è un fuorigioco, ma sa dirti in ordine cronologico tutte le fidanzate di Balotelli.
Noi lasciamo agli uomini questa convinzione con la sicurezza che la nostra "apertura mentale" spaventa questo mondo sessista.
Forse lo scopo della donna tifosa è proprio questo: smorzare l'aggressività che spesso c'è negli stadi e cercare di rendere il clima meno discriminante, facendoci rispettare come donne e tifose.



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