
La questione della pensione delle donne resta senza dubbio
uno dei nodi cruciali da sciogliere per quanto riguarda la riforma delle
pensioni al vaglio del Governo. Tra le soluzioni in sospeso ci sono la
possibilità di pensione anticipata con penalizzazione e la proroga della cd
opzione donna. Resta in vigore anche l’introduzione del sistema a quote anche
per le lavoratrici.
Attualmente la situazione della pensione delle donne non è
di certo rosea: secondo gli ultimi dati le lavoratrici in uscita dal lavoro
percepiscono in media un assegno del 30% inferiore rispetto agli uomini. Il
CNEL ha infatti rilevato che se i pensionati prendono in media 1500 euro al
mese, gli assegni della pensione delle donne si fermano a quota 1000. Anche
l’ago della bilancia della disoccupazione pende a svantaggio delle donne.
Pensione anticipata donne con penalizzazione: la proposta
Nelle recenti dichiarazioni sul tema della riforma delle
pensioni il premier Renzi ha fatto riferimento alla possibilità di introdurre
la pensione anticipata donne a fronte di penalizzazioni sull’assegno Inps. Per
andare in pensione a 62 anni le donne dovrebbero subire: una decurtazione del
2% dell’assegno pensionistico per ogni annualità di anticipo, una
penalizzazione sui contributi versati fino al 12% o una combinazione di
entrambi gli aggravi fino ad una penalizzazione complessiva del 30%.
Opzione donna: possibile proroga fino al 2018
Non è del tutto esclusa però neppure la proroga della cd
opzione donna. In questo caso le lavoratrici compenserebbero il passaggio al
sistema contributivo con il requisito anagrafico per il prepensionamento a 57
anni e 3 mesi o età contributiva di almeno 35 anni di contributi versati.
Fonte:INVOGGI
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